L'anca

Coxartrosi

La coxartrosi è una forma di artrosi dell’anca caratterizzata dalla progressiva usura e deterioramento della cartilagine articolare. Questo può portare a sintomi come dolore, rigidità e limitazioni nella mobilità dell’anca. La diagnosi e il trattamento della coxartrosi sono fondamentali per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Ecco come solitamente si procede:

Diagnosi:

  • Anamnesi e valutazione dei sintomi: Il medico raccoglierà informazioni sull’anamnesi del paziente, compresi i sintomi, la gravità del dolore e i fattori scatenanti. Questo può includere la localizzazione del dolore e quando peggiora (ad esempio, durante il movimento o il riposo).
  • Il dolore da coxartrosi è prevalentemente inguinale e si evoca flettendo la coscia sul bacino e applicando una forza in rotazione interna dell’arto (provocando di fatto un impingment femoro-acetabolare che suscita dolore nell’anca artrosica)
  • Esame fisico: Il medico eseguirà un esame fisico dell’anca per valutare la mobilità, la stabilità e la forza muscolare. Possono essere eseguiti test specifici, come il segno di Patrick o il test di Trendelenburg, per valutare l’anca.
  • Imaging: Gli esami di imaging sono spesso fondamentali per la diagnosi. Le radiografie dell’anca mostreranno segni evidenti di riduzione dello spazio articolare e la presenza di osteofiti (ispessimenti ossei). Raramente, possono essere utilizzate anche la risonanza magnetica (RM) o la tomografia computerizzata (TC) per valutare dettagliatamente l’anca (soprattutto nei pazienti giovani dove ci potrebbe essere indicazione al trattamento artroscopico).

Trattamento: Il trattamento della coxartrosi può variare in base alla gravità dei sintomi e alla risposta del paziente. Le opzioni di trattamento includono:

  • Gestione conservativa:
    • Farmaci: Anti-infiammatori non steroidei (FANS) o analgesici possono essere prescritti per il controllo del dolore e dell’infiammazione.
    • Fisioterapia: Esercizi di rafforzamento muscolare e di stretching possono migliorare la mobilità dell’anca e ridurre il dolore.
    • Perdita di peso: Se il paziente è in sovrappeso, la perdita di peso può ridurre lo stress sull’articolazione dell’anca.
    • Ausili ortopedici: L’uso di bastoni o stampelle può aiutare a ridurre il carico sull’anca.

 

  • Infiltrazioni: Alcuni pazienti possono beneficiare di infiltrazioni di corticosteroidi o di acido ialuronico nell’articolazione dell’anca per alleviare il dolore e l’infiammazione.
  • Cambio dello stile di vita: La gestione della coxartrosi può comportare modifiche dello stile di vita, come l’aumento dell’attività fisica a basso impatto, la correzione della postura e l’evitare di fare movimenti dolorosi.
  • Chirurgia: Per i pazienti con coxartrosi grave che non rispondono a trattamenti conservativi, la chirurgia può essere necessaria. Le opzioni chirurgiche includono:
    • Artroscopia dell’anca: Utilizzata per la pulizia dell’articolazione (funziona meglio nelle lesioni traumatiche o nelle sindromi da conflitto primarie).
    • Artroplastica totale dell’anca (protesi dell’anca): In questa procedura, l’articolazione dell’anca danneggiata viene sostituita con una protesi artificiale. Questa è un’opzione quando il danno alla cartilagine è esteso e limita gravemente la mobilità e causa dolore.

Il trattamento ideale dipenderà dalla situazione specifica del paziente, dalla gravità della coxartrosi e dalla risposta ai trattamenti conservativi. È importante consultare un ortopedico specializzato nella chirurgia dell’anca per una diagnosi accurata e una pianificazione del trattamento adeguata.

PROTESI TOTALE ANCA

Una protesi totale d’anca è un dispositivo utilizzato per sostituire l’articolazione danneggiata o usurata. Questo tipo di intervento chirurgico è noto come artroplastica totale dell’anca. Le protesi totali d’anca sono comunemente utilizzate per trattare condizioni come l’artrosi dell’anca, fratture gravi dell’anca o altre malattie degenerative dell’articolazione dell’anca.

Durante l’intervento chirurgico, lo strato osteo-cartilagineo viene rimosso e sostituito con una protesi articolare, che è composta da componenti in metallo (o ceramica) e plastica (polietilene ad altissimo peso molecolare). Questi componenti sono progettati per ripristinare la funzione dell’articolazione dell’anca, migliorando la mobilità del paziente e riducendo il dolore.

Dopo l’intervento chirurgico, è necessario un periodo di riabilitazione per aiutare il paziente a recuperare la piena funzionalità dell’anca e ad adattarsi alla nuova protesi. La protesi totale d’anca può durare molti anni (vari studi riportano ormai follow-up superiore a 25 anni per alcuni impianti), ma con il tempo potrebbe essere necessaria una revisione o una sostituzione.

È importante consultare un chirurgo specializzato per valutare se una protesi totale d’anca è la soluzione giusta per il tuo caso, e per discutere i potenziali benefici e rischi associati a questa procedura.